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Lo zucchero veleno per il cervello e la memoria

Meno zucchero, più memoria. E’ questa la conclusione a cui sono giunti un gruppo di ricercatori della Charité University Medicine di Berlino che, in un articolo pubblicato su Neurology qualche mese fa, spiegano che ridurre la quantità di zuccheri nel sangue (cioè il valore della glicemia) migliora, almeno nelle persone di una certa età, le abilità mnemoniche. Non solo: dai risultati dello studio è anche emerso che nei soggetti con più alti livelli di zuccheri nel sangue la grandezza dell’ippocampo, l’area cerebrale coinvolta nei processi di memorizzazione, diminuisce. Alla conclusione i ricercatori sono giunti dopo aver misurato i livelli di zuccheri nel sangue di 141 soggetti sani di 63 anni di età media e averli sottoposti a procedure diagnostiche radiologiche  per misurare la grandezza dell’ippocampo e a dei test per valutarne le abilità mnemoniche.

La coordinatriche dello studio, la Dottoressa Agnes Flöel, afferma che questi risultati suggeriscono che abbassare la quantità di zuccheri nel sangue, anche in soggetti che hanno livelli nella norma, potrebbe essere una strategia di prevenzione di patologie riguardanti la memoria e il declino cognitivo.Secondo la ricercatrice, per migliorare le capacità mnemoniche nelle persone ormai non più giovanissime (e non solo) la restrizione calorica e l’attività fisica, anche se leggera, sono strategie che dovrebbero essere favorite.

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