Bimbi e mal di schiena: non sempre è colpa dello zaino
Si direbbe il peso della cultura. Quanti libri dovrà portare a scuola il bambino? Zaini pesanti, abitudini scorrette, attività fisica insufficiente. Sono tanti i dubbi che assillano le mamme. Ecco le risposte ad alcuni degli interrogativi raccolti dagli esperti dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Non esiste una postura corretta in assoluto. “Esiste la postura che aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione – spiegano gli esperti dell’ospedale pediatrico -. Consiste nella modifica continua della posizione sulla sedia; è quindi preferibile non assumere una determinata posizione e mantenerla per lungo tempo, ma modificarla spesso. Nelle ore scolastiche è perciò inutile invitare il bambino a “stare dritto” con la schiena. Il generale, se il bambino sta in piedi è consigliabile che stia con le spalle dritte, poggiandosi correttamente sul bacino, distribuendo bene il peso, senza sbilanciarsi su un lato piuttosto che su un altro; da seduto il peso andrebbe distribuito su entrambe le spalle senza poggiare la testa su un braccio”.
Cattiva postura non significa maggiore rischio di scoliosi. “La scoliosi è una deformità strutturale delle vertebre – ricordano gli esperti -, caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale che si manifesta su 2 bambini su 100 indipendentemente dalla posizione che assumono durante la giornata. Le posture sbagliate, invece, possono determinare modificazioni di tipo posturale – il cosiddetto atteggiamento scoliotico – ma si stratta di alterazioni muscolari che non sono sinonimo di malattia della colonna vertebrale. In genere, la tendenza ad assumere posture scorrette è limitata nel tempo e pertanto non in grado di produrre deformità permanenti. Le alterazioni sono infatti immediatamente reversibili una volta sospeso lo stimolo. È utile, in questi casi, che i bambini facciano una regolare attività fisica e ginnastica posturale”.
Non drammatizzare l’uso di zaini colmi di libri pesanti. “Non esistono – spiegano gli esperti del Bambino Gesù – nessi di causalità tra zaino pesante – anche se portato su una sola spalla – e deformità o deviazione della colonna vertebrale. L’uso abituale dello zaino (20-30 minuti al giorno) non crea problemi. Tuttavia, maggiore è la quantità di tempo in cui si trasporta un carico, più alta è la possibilità che insorga una contrattura dolorosa sulla schiena o si assumano posture sbagliate. Per ovviare al problema del peso è buona norma prendere accordi con gli insegnanti, di solito disponibili, perché attraverso la programmazione e l’organizzazione del lavoro scolastico distribuiscano nell’arco della settimana il materiale da portare in classe”.
Infine non esiste un consiglio univoco per la scelta tra zaino e trolley. L’importante è che, ovunque ricada la scelta, non vi sia un sovraccarico di libri. Non è tanto determinante il mezzo con cui si trascinano, quanto il peso dei libri stessi, che non deve mai essere eccessivo, non superando il 10% del peso corporeo.
Tratto da Il Sole 24 Ore Salute
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