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Episodio 41: “Il nostro POTERE in un mondo perfettamente… imperfetto”

Le imponenti rocce della Monument Valley sono totalmente imperfette, ma meravigliose e affascinanti nella loro imperfezione

Per iniziare vorremmo porvi una domanda:

Quando vi sentite imperfetti? Quali situazioni vi fanno sentire così?

Diverse sono le situazioni che ci possono far sentire imperfetti. Per qualcuno di noi può essere quando non ci sentiamo in armonia con il nostro corpo: un neo che non ci piace, i fianchi troppo larghi, le cosce muscolose o un naso che vediamo storto… Per altri può essere qualcosa di più nascosto e interiore: essere troppo introversi, timidi o espansivi. Altre volte potremmo sentirci imperfetti quando non raggiungiamo un obiettivo: non siamo studenti perfetti, atleti perfetti, lavoratori perfetti o genitori perfetti. Ci potrebbe sembrare di essere meno capaci o di aver minor valore rispetto agli altri. 

…imperfezioni che ci possono far sentire a disagio. Sbagliati. Inadeguati. Impotenti di fronte a ciò che sentiamo imperfetto. Possiamo sentire di cadere nella trappola del perfezionismo, incatenati all’idea di raggiungere un’immagine perfetta, una vita perfetta e un lavoro perfetto. Vediamo come unica chiave per liberarci un apparente controllo della nostra vita. Vestiti larghi per nascondere un fisico che non ci piace, autoironia per combattere la paura del giudizio altrui o sforzarci per mostrarci fieri delle nostre imperfezioni, quando in realtà siamo molto attenti all’opinione di chi ci circonda. Ma perché è così importante per noi il giudizio altrui? Perché è così importante sentirci perfetti e siamo spesso critici verso noi stessi? Questo avviene perché mostrandoci perfetti e performanti potremmo avere la sensazione di sentirci accettati e all’altezza della società in cui viviamo. Possiamo pensare che mostrandoci perfetti siamo anche meritevoli di amore, rispetto e valore. E, paradossalmente, proprio quando si inizia a sentire che l’altro ci ama è come se i nostri difetti sparissero. Questa sensazione è legata al fatto che cambia il modo in cui i corpi vengono osservati, curati e amati dagli altri, e, di conseguenza, anche come noi osserviamo, curiamo e amiamo il nostro corpo. Cadendo così nell’illusione che una vita perfetta ci darà quello di cui abbiamo bisogno e che ci manca. Ma non è così! Questa è solamente una scorciatoia per tentare di scappare da questa trappola, di colmare un vuoto interiore e fuggire da emozioni dolorose.

Spesso non ci rendiamo conto di trovarci in questa trappola, ma può capitare che qualcosa ci turbi tanto da farci capire di essere in catena ed è qui che, con l’aiuto di persone care o professionisti, possiamo scoprire quanto queste imperfezioni o questi imprevisti possono acquisire valore e piacerci. Quanto percorrere o ritrovarsi improvvisamente in strade mai battute e imperfette è un rischio, ma anche un’opportunità. Quanto un errore ci può insegnare qualcosa di nuovo e inaspettato, ma soprattutto dai nostri errori e imperfezioni non dipende l’amore delle persone che davvero ci vogliono bene, anzi è proprio nei momenti di difficoltà che possiamo capire chi abbiamo vicino. Una parte del nostro fisico che non ci piace, un’incomprensione o un errore quindi non ci fanno perdere valore come persone. Lavorando su queste imperfezioni, possiamo imparare a conviverci e agire per modificare ciò che ci fa sentire a disagio, arrivando così a sentirci comodi nella nostra imperfezione. In Giappone è diffusa una credenza, definita con il termine Wabi Sabi, che spiega che nulla è eterno, ogni cosa è incompiuta e il segreto è accettare la nostra vita con le nostre imperfezioni. I Giapponesi, attraverso questa credenza, vogliono trasmettere l’idea che noi stessi, i nostri corpi e le nostre vite sono un insieme di imperfezioni e incompiutezze. Ma è proprio qui che risiede un potere segreto: quello di rendere cose e persone uniche. Ci incoraggia così a cercare la bellezza nelle imperfezioni della vita, accettando le nostre “crepe”, quelle che ci rendono unici. Ci insegna a valorizzare ciò che viviamo, osservando e apprezzando le cose nella loro imperfezione.

Forse è questo, il nostro potere.

“Certe imperfezioni non le possiamo controllare. Anzi, spesso molte di quelle in cui ci imbattiamo ci danno piacere” 

T.Navarro, Wabi Sabi: scoprire nell’imperfezione la bellezza delle cose

Per approfondimenti:

  • Brenè Brown (2017). I doni dell’imperfezione. Abbandona chi credi di dover essere e abbraccia chi sei davvero
  • Navarro Tomàs (2019). Wabi Sabi: scoprire nell’imperfezione la bellezza delle cose

“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”

Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perché.

Potete leggere i nostri articoli sul sito del Poliambulatorio Oberdan /Attività/ Direzione psicologia  https://poliambulatorioberdan.it/direzione-psicologia-bussola-quotidiano o sulla pagina Facebook Poliambulatorio Oberdan

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