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Tra cuore e mente: la fatica di esprimere ciò che proviamo

“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.”
-Alessandro Baricco

 

Ti è mai capitato di restare senza parole e non riuscire a esprimere quel che senti dentro?

E magari ti sei sentito “bloccato” e in preda alle emozioni?

A volte sembra che il nostro corpo si ribelli alla nostra mente: vorremmo essere rilassati e tranquilli,  invece ci sentiamo agitati e confusi, con la mente annebbiata e quella strana sensazione alla bocca dello stomaco. Queste sensazioni sono il linguaggio delle nostre emozioni.

Le emozioni sono una bussola che ci fornisce informazioni su come ci sentiamo, ci permette di adattarci all’ambiente e di stabilire connessioni con gli altri. Ogni emozione svolge funzioni fondamentali e ci orienta verso una direzione specifica: ad esempio, in seguito a una perdita o a una separazione, la tristezza ci aiuta a rallentare, offrendoci il tempo necessario per elaborare il dolore, e al contempo richiama la vicinanza di chi ci sta più vicino. Oppure, quando percepiamo un’ingiustizia, la rabbia ci aiuta ad autodeterminarci e mettere i confini con l’altro.

Nel modo di comunicare il proprio sentire ognuno di noi è unico: ci sono momenti in cui preferiamo rimanere in silenzio e altri invece in cui vorremmo condividere ciò che proviamo con chi ci è più vicino. Inoltre, non sempre le emozioni vengono espresse attraverso le parole: rivestono un ruolo importante anche il tono di voce, i gesti e l’espressione del volto. O ancora, c’è chi esterna il proprio sentire attraverso la danza, lo sport, l’arte, la musica, la fotografia, i lavori manuali o qualsiasi attività che consenta di entrare in contatto con se stessi.

Esprimere le nostre emozioni è fondamentale poiché ci permette di comunicare in maniera autentica ed efficace nelle nostre relazioni. Tuttavia, questo non è sempre facile e immediato. E spesso, infatti, tendiamo a trattenere ciò che proviamo.

Il modo in cui riconosciamo e manifestiamo le nostre emozioni può essere influenzato da diversi fattori, come il contesto in cui ci troviamo, la nostra cultura di appartenenza, le persone che incontriamo nel corso della vita, l’ambiente famigliare in cui siamo cresciuti e l’aver vissuto esperienze dolorose. In famiglie dove l’espressione delle emozioni spiacevoli come rabbia, paura o tristezza, viene accolta con ostilità, minimizzazione o indifferenza da parte dei genitori, i bambini imparano che manifestare queste sfumature emotive non va bene. Ciò potrebbe portarli a prenderne le distanze o addirittura a sopprimerle, con il rischio di esprimerle poi in modo esplosivo o attraverso il corpo. Andando avanti nel tempo, da adulti, in situazioni stressanti, lì dove ci sentiamo osservati, la tendenza sarà quella di mostrarsi “forti”, nascondendo la propria fragilità, considerata motivo di vergogna e debolezza.

Trattenere il nostro sentire e non comunicarlo all’altro può avere degli effetti spiacevoli sul nostro benessere psicofisico e relazionale. Possono insorgere, ad esempio, disturbi del sonno, una maggiore vulnerabilità fisiologica che può manifestarsi con somatizzazioni quali mal di testa, dolori alla schiena o disturbi gastrointestinali; nel rapporto con l’altro, invece, insoddisfazione, incomprensione e frustrazione.

Imparare a esprimere e a comunicare agli altri le nostre emozioni sono abilità che possono essere allenate. Un supporto psicologico può essere utile nel favorire l’entrare in contatto con il proprio sentire e nel facilitarne l’espressione.

 

Per approfondimenti:

  • Daniel Goleman, “Intelligenza emotiva”, 2011. Bur
  • Giorgio Nardone, “Emozioni. Istruzioni per l’uso”, 2021. Tea
  • Alberto Pellai, Barbara Tamborini, “La bussola delle emozioni”, 2019. Mondadori

 

“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”

Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perchè.

 

Potete leggere i nostri articoli sul sito del Poliambulatorio Oberdan /Attività/ Direzione psicologia  https://poliambulatorioberdan.it/direzione-psicologia-bussola-quotidiano o sulla pagina Facebook Poliambulatorio Oberdan

 

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