PRENDERSI CURA DI CHI SI È PRESO CURA DI NOI
È difficile accettare
Che la vita sia anche questa
È difficile capire Io a volte non ci riesco
Tutte le cose che io so – Alessandra Amoroso
Una malattia, un incidente o, semplicemente, il tempo che inesorabile scorre… A volte, in modo improvviso o graduale, la vita ci chiede di prenderci cura di qualcuno che si è preso cura di noi. I ruoli si invertono: se prima erano loro il nostro punto di riferimento, ora tutto si stravolge. In questo nuovo ruolo è possibile ritrovarsi in situazioni scomode. A volte ci troveremo a fare i conti con quel passato che ricordiamo pieno di amore e per cui possiamo sentirci in colpa se non riusciamo a ricambiare l’aiuto e la cura che loro ci hanno donato. Oppure un passato che vediamo vuoto, in cui abbiamo sentito che chi si doveva prendere cura di noi non lo ha fatto come avremmo voluto, e ciò può suscitare un vortice di sensazioni: ci possiamo sentire in colpa se non riusciamo a occuparci di chi ha bisogno, ma potremmo faticare a farlo avendo in mente che noi non abbiamo ricevuto ciò di cui avevamo bisogno.
Inoltre, questa situazione potrebbe portarci a dover percorrere strade tortuose e prendere decisioni difficili. A volte ci ritroviamo di fronte ad un bivio in cui l’unica via possibile è quella in cui non possiamo prenderci cura noi, da soli, della persona cara, ma dobbiamo lasciare che sia anche qualcun altro a farlo. Altre volte invece decidiamo di percorrere un’altra direzione, altrettanto complessa: farci carico noi completamente di lei.
In questo percorso potremo provare diverse emozioni, a volte anche contrastanti: rabbia e frustrazione quando ci sentiamo limitati nelle nostre attività o ci sentiamo impotenti nel prenderci cura dell’altro o gioia quando passiamo e condividiamo del tempo insieme. Qualsiasi sia la strada che percorriamo in alcuni momenti potrà pesarci, non la capiremo e faticheremo ad accettare i sacrifici che questa via ci porta a fare e le emozioni che ci suscita. Questo insieme di sensazioni contrastanti però non lo viviamo solo noi, ma anche chi riceve le cure: può sentirsi inutile di fronte alle sue fatiche o un peso per chi si prende cura di lui, oppure può sentirsi finalmente visto e curato. E ciò che ci accomuna è affrontare questa strada sconosciuta. Alcune volte insieme, mano nella mano, con la persona cara. Altre volte invece questo non è possibile, a causa di situazioni o malattie che compromettono le sue capacità, non permettendole di condividere e attraversare questo percorso insieme a noi.
Non è sempre facile esprimere le proprie emozioni, a volte non ci riusciamo e spesso rimangono imprigionate, pensando non siano consentite. Ricordiamoci però che possiamo provare a non giudicarci, ma ad accettare ciò che sentiamo e che ognuno può vivere le emozioni in maniera differente. E anche se a volte è difficile chiedere aiuto, è importante che non affrontiamo questo percorso in solitudine, ma che proviamo a farci supportare quando ne sentiamo il bisogno. Dando così voce a quello che teniamo prigioniero, perché ogni passo che faremo verso le nostre emozioni sarà un passo che faremo anche verso la cura di noi stessi, oltre che della persona cara.
Per approfondimenti:
- Cozolino, L. (2019). Oltre il tempo. La formula naturale per la salute e la longevità. Raffaello Cortina Editore
- Schulz, R., & Sherwood, P. R. (2008). Physical and mental health effects of family caregiving. The American journal of nursing, 108(9 Suppl), 23–27.
- Oberst, M. T., Thomas, S. E., Gass, K. A., & Ward, S. E. (1989). Caregiving demands and appraisal of stress among family caregivers. Cancer nursing, 12(4), 209–215.
“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”
Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perchè.
Potete leggere i nostri articoli sul sito del Poliambulatorio Oberdan /Attività/ Direzione psicologia https://poliambulatorioberdan.it/direzione-psicologia-bussola-quotidiano o sulla pagina Facebook Poliambulatorio Oberdan