In viaggio insieme verso mondi virtuali
Nella vita ci possiamo ritrovare di fronte a situazioni che ci fanno paura, ci intimoriscono e ci terrorizzano. Proviamo a pensare: cosa ci fa paura? In quali situazioni ci sentiamo limitati? Spazi aperti o chiusi, prendere un aereo, paura degli animali… sono solo alcune situazioni che ci fanno sentire in gabbia e ci portano a scappare, evitando di trovarci faccia a faccia con le nostre paure. Ed è così che, grazie alla ricerca, negli ultimi anni è stato individuato uno strumento in grado di farci entrare in contatto con questa paura in un luogo protetto e sicuro, con l’obiettivo di affrontarla e riuscire a “teletrasportarci” dove desideriamo. È la realtà virtuale.
Ma che cos’è la realtà virtuale? Sono due le parole che definiscono il cuore di questo mondo: innovazione e tecnologia. Indossando un visore, degli appositi “occhiali tecnologici”, veniamo esposti e proiettati in una dimensione parallela, in cui viene replicata la realtà nel modo più accurato possibile. Qui viviamo esperienze in prima persona: da semplici osservatori diventiamo protagonisti. Siamo noi ad esplorare ogni angolazione dell’ambiente circostante e i nostri sensi vengono catapultati all’interno di mondi alternativi. Questa immersività apre tantissime e straordinarie possibilità: a livello ludico, artistico, musicale etc ma non solo! Ci porta anche a conoscere meglio noi stessi, le nostre emozioni e pensieri e a migliorarci, come ad esempio superando le nostre paure, in percorsi clinico-psicologici. Ecco che in questo viaggio possiamo non essere soli, insieme a noi c’è un professionista che regola l’intensità dell’esperienza, ponendoci tra le mani una mappa che traduce quello che stiamo vivendo a livello fisico.
Ad esempio, proviamo a pensare insieme, cosa prova chi ha paura di volare? Le gambe e la voce tremano, l’agitazione aumenta, il respiro diventa pesante anche solo all’idea di dover prendere un aereo. Decidiamo così di non prenderlo e intraprendere strade alternative, ma questo è invalidante perché limita le nostre opportunità: non possiamo visitare il mondo, non possiamo andare a trovare qualcuno a noi caro che vive lontano oppure non possiamo vivere avventure con i nostri amici, partner o familiari. La realtà virtuale in questo caso può essere uno strumento che ci spinge ad esplorare qualche passo al di fuori della nostra zona di comfort, con gradualità e in sicurezza. Senza buttarci in ciò che ci fa sentire troppo scomodi, ma entrando in contatto con i nostri limiti e superarli un passo alla volta. Lentamente arriviamo vicino ad un aeroporto, prendiamo un caffè al bar dell’aeroporto, ascoltiamo il rumore degli aerei che decollano… fino ad arrivare, con i nostri tempi, a sentirci sicuri nel salire su un aereo, nella fase di decollo, volo, eventuali turbolenze e atterraggio. Ci liberiamo così, con il tempo e in un luogo protetto, della gabbia che la paura aveva costruito attorno a noi. Questo è solamente un esempio di come la realtà virtuale può esserci utile per affrontare alcune fobie o situazioni, anche quotidiane, in cui ci sentiamo agitati, in ansia o spaventati. In cui il terrore ci assale. Non solo però!
La sua continua evoluzione permette di sostenerci non solo per alcune fobie, ma anche per chi di noi convive con un dolore acuto o cronico, chi per un lungo periodo si ritrova incatenato in una stanza d’ospedale… Momenti di vita difficili che possono essere alleviati con la realtà virtuale, in questo caso l’obiettivo non è liberarsi dalla gabbia, ma riuscire a convivere con lei. Focalizzandoci sul fruscio delle foglie mentre passeggiamo nella foresta, sul calore del sole che ci avvolge mentre osserviamo l’immensità del mare o mentre tocchiamo la neve fresca. Questo in qualche modo “inganna” la nostra mente, distogliendo l’attenzione dall’ambiente circostante o dal dolore che ci pervade.
Possiamo interpretarla come una possibilità in cui buttarci e sperimentare nuove esperienze in un luogo protetto. Questo però non deve creare in noi l’illusione che il mondo reale sia così, che non ci siano ripercussioni delle nostre azioni. Il rischio è che diventi una stampella che ci aiuta a fuggire dalla realtà, allontanandoci da momenti e persone. La tecnologia, e la realtà virtuale, possono essere una palestra che, se usata nel modo giusto, ci prenderà per mano per viaggiare insieme a noi oltre le paure e le turbolenze della vita.
Per approfondimenti
- Pallavicini, F. (2020). Psicologia della realtà virtuale: aspetti tecnologici, teorie e applicazioni per il benessere mentale
- Riva, G., & Gaggioli, A. (2019). Realtà virtuali: gli aspetti psicologici delle tecnologie simulative e il loro impatto sull’esperienza umana
- Gramaglia, G (2013). La realtà virtuale in psicoterapia
“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”
Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perchè.
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