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Dal bruco alla farfalla: Dall’innamoramento all’amore

 

“Quello che il bruco chiama morte, la farfalla chiama rinascita”
Violette Lebron

 

Siete mai stati innamorati o avete mai amato una persona? L’innamoramento può essere eterno? E l’amore? Ma perché ci innamoriamo? E’ difficile essere esaustivi quando si parla del mondo dei sentimenti e del batticuore. Però, possiamo dire che innamoramento e amore sono due cose differenti e la loro metamorfosi è un momento per la coppia importante, e a volte, anche bellissimo.

“Come te non c’è nessuno, tu sei l’unica al mondo” è l’inizio di una canzone di Rita Pavone che esprime perfettamente la tendenza ad enfatizzare la persona amata. Quando ci innamoriamo la fantasia può rendere il nostro partner unico e poetico. E’ come se un bel giorno incontrassimo il nostro principe azzurro o la nostra principessa e con il suo bacio ogni cosa diventa vivida e piena di emozioni.
Sentiamo le farfalle nello stomaco, il batticuore, l’entusiasmo nell’incontrare il suo sguardo, la paura di fare il primo passo, mentre aspettiamo il suo arrivo al primo appuntamento. Un mare di emozioni e sensazioni che ci inondano nel momento in cui ci sentiamo attratti dal nostro Romeo o dalla nostra Giulietta. Ma perché abbiamo queste reazioni?

Nel nostro cervello si verificano dei cambiamenti a livello fisiologico: l’attività dell’area della corteccia prefrontale diminuisce, ossia quella deputata al giudizio, impedendoci di vedere i difetti di chi abbiamo di fronte. I nostri occhi, quindi, ci trasportano nel mondo delle favole in cui chiunque è visto in modo roseo e idilliaco. Catapultati in questa nuova realtà, sperimentiamo un forte desiderio e stati di euforia. Ma perché? Quando siamo innamorati il nostro cervello reagisce rilasciando dopamina, un neurotrasmettitore che viene attivato anche quando si assumono sostanze stupefacenti: iniziamo a provare vertigini, abbiamo le palpitazioni, il cuore va a mille, e ci sentiamo in uno stato euforico.

Con il passare del tempo, però, capita che anche gli incantesimi si spezzano, le farfalle volano via e gli ideali cedono il passo alla realtà. Questa fase dell’innamoramento è destinata a finire per aprire un nuovo capitolo, quello dell’Amore.

In questo momento possiamo sperimentare stati interni contrastanti e ci sentiamo disorientati. Il nostro partner perfetto, il nostro principe azzurro o la nostra principessa, si trasforma ed inizia ad essere diverso ai nostri occhi. Nella quotidianità iniziamo a notare dei cambiamenti: ritmi di vita convulsi o molto pacati, una maniacale o poca cura della gestione casalinga, hobby e piaceri che si discostano dai nostri.

Questi comportamenti e atteggiamenti fanno vacillare il pavimento sotto i nostri piedi, facendoci sentire tristi, arrabbiati o preoccupati. “Ma perché si comporta così? Siamo fatti davvero l’uno per l’altro?”. Questi comportamenti inaspettati sono la manifestazione di un nuovo equilibrio che si sta creando nella coppia. Potremmo vivere questo nuovo assestamento come una forma di non amore, in virtù di una realtà che non corrisponde alle nostre aspettative e idealizzazioni. Oppure come un amore che si sta consolidando.

Ed è in questo cambiamento che abbiamo la possibilità di amare autenticamente chi ci sta vicino. Il partner non è più una persona perfetta priva di difetti, ma con sfumature, a volte meno lucenti di quelle che potremmo aver immaginato. Pensiamo al classico dentifricio spremuto dall’alto piuttosto che al centro. Quel tubetto ci fa capire che l’altro ha abitudini, tendenze e modi di fare differenti dai nostri, ma che l’amore permette di superare.

Amare significa costruire ogni giorno un modo di stare insieme che evolve e si trasforma. Infatti, l’amore ci mette di fronte a eventi importanti della vita: la convivenza, diventare genitori, un licenziamento, una malattia… Questi avvenimenti, che non possono che essere vissuti in modo del tutto soggettivo, sono spesso accompagnati da una forte componente emotiva che trasforma l’equilibrio della coppia e travolge la vita di molti di noi. In questi casi potremmo sentirci felicissimi o messi di fronte ad uno scoglio insormontabile. Il supporto emotivo è un ingrediente necessario in queste situazioni e il nostro partner può essere colui che ristabilisce un nuovo equilibrio. Anzi, è proprio in queste situazioni che si può percepire il valore e lo spessore di un legame.

E’ in questi delicati momenti di ridefinizione di noi stessi, dell’altro, e della relazione di coppia che risultano essenziali alcuni fattori: l’impegno di vedere l’altro per chi è e non per chi ci aspettiamo, o speriamo, che sia, la fiducia, il dialogo. Spesso siamo portati a tacere di fronte allo sconosciuto che spaventa, ma ciò non deve bloccarci in una condizione che ci toglie la voce. Affinché eventi e cambiamenti di vita siano capibili, comprensibili e quindi affrontabili è essenziale inscriverli nel nostro unico e personale cammino di vita. E per fare questo è imprescindibile poterne parlare, anche se ciò ci fa paura e ci destabilizza.

Se non cambiasse nulla, non ci sarebbero farfalle

 

Per approfondimenti: 

  • Beppe Sivelli (2005), Viaggio nella coppia: racconti di ieri e di oggi, Cittadella Editrice.
  • Umberto Galimberti (2013), Le cose dell’amore,, Feltrinelli.
  • Thomas A. Harris (1996), Io sono ok Tu sei ok: come risolvere al meglio il problema del rapporto con gli altri, Biblioteca Universale Rizzoli.

“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”

Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perchè.

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